Sangano
Il campo San Giorgio

 

Alberi trapiantati gratuitamente dai contadini lungo le strade
comunali, gli argini, sulle piazzuole delle chiesette di campagna
Vivaio di pioppi e di gelsi preparato e curato dai bambini delle scuole elementari

La macchina cinematografica impiegata a scopo didattico

Le Suore dell'Asilo dirigono un laboratorio per ragazze con scuola femminile e canto

CAPITANO GIUSIANA SANGANO

Sotto l’impressione della simpatica cerimonia di ieri, invio alla popolazione di Sangano ed in particolare modo ai Cavalieri di San Giorgio il mio ringraziamento migliore, il mio saluto cordiale.
Agosto 1924
FILIBERTO DI SAVOIA

CAPITANO GIUSIANA SANGANO

A tutti i cittadini di Sangano esprimo il mio vivo plauso per le patriottiche iniziative, molto encomiabili ringrazio gentile, gradito pensiero con l'augurio di sempre maggiori prosperità.
Marzo 1928
FILIBERTO DI SAVOIA

OPERA NAZIONALE BALILLA

Roma, 5 Novembre 1927
Al Capitano GIUSEPPE GIUSIANA HOTEL FLORA - Via Vittorio Veneto
ROMA

Egregio Capitano,
Ho parlato ieri con S.E. Bisi della sua iniziativa di cui era già al corrente; ed anche a me ha confermato il suo interessamento.
Personalmente poi la ringrazio per la bella film che ha voluto inviarmi, e le assicuro di averne informato anche S. E. il Capo del Governo.
Distinti saluti.
RICCI

REGIA PREFETTURA

DI TORINO 4 Marzo 1928
N. 3403
Oggetto: Omaggio dei Balilla di Sangano a S. E. Il Segretario Generale del P. N. F.

Signor Podestà di Sangano,
Prego la S.V. di ringraziare il Balilla Granero Giuseppe ed i suoi compagni per l'omaggio fatto a S. E. l'on. Augusto Turati di una Piccozza quale simbolo di un popolo agricoltore, omaggio che è stato molto bene accettato in considerazione del pensiero gentile che lo ha determinato.
Il Prefetto: DE VITA

Egr. Capitano Giuseppe Giusiana,
Mi sono permesso di acquistare io stesso il terreno di 45.000 mq. in Sangano e lo tengo a Sua disposizione per trasformarlo da Suo desiderio in parco di gelsi a favore dell'Opera Nazionale Balilla.
Fto: Cav' ERNESTO LECCO
Torino, 22 Novembre 1927
Econ. Patronato Scolastico A. Manzoni

Gli incaricati del Campo San Giorgio portano legna, latte, brodo,
carne, a seconda delle circostanze, ai poveri bisognevoli di cure

"Piccozza Italia" simbolo del lavoro di un popolo agricoltore

Seguendo l'esempio.....

.....dove un campanile svetta verso il cielo, dove un campo lavorato
germoglia, dove un focolare vigilato si accende, ivi è Dio, ivi è la Patria!

Il Campo San Giorgio 7 maggio 1942

Il Campo San Giorgio 7 maggio 1942 i ragazzi si riposano

Carlo Pognante (con il berretto bianco) sanganese deceduto nella
carneficina del trenino alla fermata Depetris del 9 gennaio 1944

Campo San Giorgio - Sangano Medaglia d'oro

Musica del Maestra Mario Mannay — parole Elio Bravetta

Musica del Maestra Mario Mannay — parole Elio Bravetta

Circolo San Giorgio
Statuto

Certificato d'ammissione

STATUTO
CAPO I.
PREMESSA

Ogni idea è sacra, purché basata su un principio di onestà.
Un principio onesto dev'essere rispettato, purché osservato onestamente fino alla fine.
L'Onestà non ha colore: è luminosa.

CAPO II.

Scopo del Circolo San Giorgio - Ammissione dei Soci

ART. 1.

Sotto l'egida dello Statuto Fondamentale del Regno, che proclama il diritto di Associazione, si è costituito in Sangano il Circolo S. Giorgio.

ART. 2.

Scopo del Circolo: Educazione, Istruzione, Forza a vantaggio generale, in conformità alle leggi della Giustizia, del Dovere e dell'Onore.

ART. 3.

Scopo del Circolo è pure quello di consolidare i vincoli di fratellanza e lo scambievole aiuto sia morale che materiale fra gli associati.

ART. 4.

Resta esclusa dal Circolo ogni questione che abbia tendenza alla politica, mentre il Sodalizio trova nella Patria e nella Religione le ragioni della sua esistenza.

ART. 5.

Il Circolo si compone di Soci Effettivi, Soci Onorari e Soci Benemeriti.
Sono Soci Effettivi tutti i Soci che intendono frequentare i Corsi di Educazione, Istruzione, Ginnastica.
Sono Soci Onorari tutti i Soci che non partecipando personalmente ai sopradetti corsi, danno la loro adesione per l'alto scopo che si propone il Circolo S. Giorgio.
Sono Soci Benemeriti i Soci Effettivi ed i Soci Onorari, che con l'opera, con l'ingegno o con l'elargizione di L. 50 in perpetuo, avranno ben meritato da questo sodalizio.
Chiunque può aspirare a far parte del Sodalizio come Socio Effettivo - Onorario - Benemerito.

ART. 7.

Ogni aspirante a Socio dovrà presentare domanda scritta, precisando a quale categoria di soci intende iscriversi.

ART. 8.

I Soci sono tenuti a dare colla domanda, il loro giusto indirizzo, e ad avvisare la Direzione del loro cambiamento di domicilio e abitazione.

ART. 9.

II Presidente, assicuratosi della regolarità della domanda, provvederà per l’iscrizione del postulante sull'apposito registro dei Soci.

ART. 10.

Colla domanda stessa per essere ammesso al Circolo, ogni postulante si considera sottoposto alle prescrizioni del presente Statuto ed a tutte le deliberazioni prese in regolare adunanza; si obbliga di fare quanto è in suo potere per il buon andamento sociale, e di rinunziare ad ogni azione giuridica verso il Circolo S. Giorgio.

CAPO III.

Doveri e Diritti dei Soci

ART. 11.

Ogni nuovo Socio dovrà pagare per una volta sola la tassa d'ammissione, fissata in L. 3,50.

ART. 12.

La quota d'ammissione dovrà essere pagata dall'aspirante contemporaneamente alla sua iscrizione nel registro dei Soci.

ART. 13.

All'atto del pagamento il Socio riceverà un libretto sociale ed esigerà che gli si venga fatta dal Cassiere la debita ricevuta sull'apposita facciata del libretto, e così per ogni ulteriore pagamento, esigerà la debita ricevuta sull'apposita colonna della seconda parte del libretto, non ritenendosi valevole qualsiasi altro documento a garanzia dell' effettuato pagamento.

ART. 14.

I Soci che per cause indipendenti dalla loro volontà dovessero allontanarsi dal Circolo, sono considerati sempre tali, a meno che diano le loro dimissioni per iscritto.

ART. 15.


1 Soci Effettivi si obbligano di pagare la quota di L. 0,50 mensili a trimestri anticipati.
I Soci Onorari la quota annuale di L. 3 anticipata.

ART. 16.

I Soci che risultassero morosi di oltre un mese dalla data fissata pel pagamento, e per qualsiasi pagamento, devono essere avvertiti con lettera raccomandata. Se la lettera raccomandata rimane senza risposta per un periodo di 15 giorni, il Socio moroso s'intenderà decaduto di pieno diritto, e quindi radiato dalla matricola sociale.

ART. 17.

Qualora un Socio Effettivo od Onorario uscito spontaneamente dal Circolo volesse rientrarvi, dovrà sottomettersi a tutte le condizioni degli aspiranti.

CAPO IV.

Direzione ed Amministrazione dei Circolo

ART. 18.

Il Circolo è diretto e amministrato da: un Presidente, due Vice-Presidenti, dodici Consiglieri, un Segretario, un Cassiere - Esattore, tre Revisori dei Conti.
Tutte le cariche sociali, considerate come titolo di onore e di stima, saranno tutte gratuite.

ART. 19.

Tutti i membri del Consiglio durano in carica un anno e sono rieleggibili.
Nell'ultima adunanza generale di Dicembre si procederà alla nomina della Direzione.

ART. 20.

L'elezione della Direzione incomincierà colla nomina del Presidente.
Il candidato alla Presidenza per riuscire eletto dovrà riportare nella prima votazione almeno i due terzi dei voti. Non riportando la suddetta maggioranza, si farà subito il ballottaggio fra i due candidati che avranno riportato nel primo scrutinio maggior numero di voti.
Per la riuscita del Candidato al ballottaggio, basterà la semplice maggioranza dei voti.

ART. 21.

Fatta la nomina del Presidente si procederà all'elezione dei Vice-Presidenti, del Segretario, dei dodici Consiglieri, del Cassiere-Esattore e dei tre Revisori dei Conti.
Per tutte queste nomine basterà la maggioranza dei voti.

ART. 22.

Se un membro della Direzione rinunciasse alla carica a cui fu elevato, si procederà subito alla sua surrogazione.

ART. 23.

Le elezioni del Consiglio Direttivo si faranno sempre a scrutinio segreto.

ART. 24.


I nuovi eletti entreranno in carica immediatamente dopo l'approvazione del rendiconto annuale per l'esercizio cessante.
Le cariche cessanti rimetteranno seduta stante l'ufficio alle cariche subentranti ed il Presidente eletto o confermato, dichiarerà incominciato il nuovo esercizio annuale.

ART. 25.

La Direzione è incaricata di sopraintendere a tutti gli affari riguardanti il Circolo; vegliare all'andamento morale ed al progresso sociale in relazione allo scopo ed alla natura della sua istituzione; di curarne l'incremento economico e di fare scrupolosamente osservare lo Statuto.

ART. 26.

Al Presidente spettano le seguenti attribuzioni e poteri:
Convoca le adunanze del Consiglio Direttivo e dell'Assemblea e presiede a tutte le sedute sociali; veglia il decoro delle discussioni e cura che le proposte, deliberazioni, votazioni e scrutinii procedano regolarmente; sorverglia la regolarità degli incassi ed il movimento dei fondi sociali; vidima qualunque mandato di pagamento portato in bilancio e debitamente approvato; rappresenta il Circolo; ha la firma e la responsabilità della corrispondenza sociale.

ART. 27.


I Vice - Presidenti devono; coadiuvare il Presidente nel disimpegno di ogni sua attribuzione.
In assenza del Presidente, ne prende le veci il Vice-Presidente più anziano, ed in tale qualità ha gli stessi doveri ed attribuzioni del Presidente. In assenza del Presidente e dei Vice-Presidenti, al Consigliere più anziano incombono tutte le attribuzioni della Presidenza.
L'anzianità è determinata dal numero dei voti ottenuti per la nomina.

ART. 28.

I Consiglieri vegliano sull'andamento sociale; devono dare il proprio parere sopra tutti gli atti e le proposte portate in Consiglio; promuovere coscienziosamente lo sviluppo e l'interesse del Circolo S. Giorgio.

ART. 29.

Ai Revisori dei Conti incombe l'obbligo di verificare tutti i registri contabili e mandati.
Riconoscendo su di essi qualche irregolarità, dovranno avvisarne immediatamente la Direzione.
Dovranno presentare inoltre una relazione annuale scritta sull'andamento finanziario e morale della Società, all'Assemblea Generale di fine Dicembre.

ART. 30.

II Cassiere è depositario e garante di tutti i fondi sociali, ed è responsabile delle somme che tiene in cassa.
Ha l'obbligo di esigere le quote dei Soci e di rilasciare la ricevuta sul libretto sociale.
Paga i mandati vidimati dal Presidente e Vice-Presidente. Deve tenere due registri dei conti, uno per le entrate e l'altro per le uscite.
Sarà tenuto a presentare il Conto di Cassa, previo avviso del Presidente, a qualunque adunanza generale.
Il Cassiere anche dopo la resa dei conti di fine d'anno, si intenderà sempre responsabile dei possibili errori occorsi durante la sua gestione.

ART. 31.

Il Segretario è incaricato della custodia e della conservazione delle carte sociali, e ne è responsabile.
Tiene la contabilità del Circolo e disimpegna tutti i lavori burocratici e la corrispondenza sociale.
Redige e firma col Presidente e Vice-Presidente tutti i mandati delle spese debitamente approvate.
Redige i verbali delle deliberazioni prese nelle adunanze che dovranno essere stesi su apposito registro ove pure saranno descritti in chiare cifre, i resoconti mensili, trimestrali, annuali.
Legge i verbali delle sedute precedenti, l'ordine del giorno e gli altri documenti, secondo gli ordini del Presidente.

ART. 32.

Un elenco di tutti i componenti la Direzione rimarrà affisso nella sala delle adunanze e vi saranno in ogni seduta notate le loro assenze.
Quando un membro del Consiglio direttivo mancasse a tre adunanze consecutive, senza giustificarne l'assenza, si intenderà che egli abbia rinunciato al mandato conferitogli, epperciò il Presidente ne proporrà la sostituzione nella prima adunanza generale successiva alla terza assenza.

CAPO V.

Delle Adunanze e delle Votazioni

ART. 33.

Le Adunanze si dividono in adunanze della Direzione ed in adunanze generali dell'Assemblea.
I Soci Effettivi hanno il diritto della parola e del voto.

ART. 34.

Le adunanze della Direzione si faranno ordinariamente l'ultimo giorno di ogni mese, all'ora stabilita dal Presidente il quale può anche convocarla ogni volta che crederà opportuno.

ART. 35.

Le adunanze generali sono ordinarie e straordinarie.
Le adunanze generali ordinarie avranno luogo alle ore stabilite dal Presidente nell'ultimo giorno del mese di Giugno e all'ultimo giorno del mese di Dicembre.
Le adunanze generali straordinarie saranno convocate quando il Presidente lo crederà opportuno, o quando la maggioranza della Direzione oppure un terzo dei Soci con domanda scritta ne farà richiesta.

ART. 36.

Per le adunanze ordinarie sia della Direzione che dell'Assemblea non si manderanno avvisi; l'ordine del giorno però sarà affisso almeno due giorni prima della seduta all'albo del Circolo.
Per le sedute straordinarie invece si invierà regolare avviso scritto con copia dell' ordine del giorno a tutti gli interessati almeno due giorni prima della seduta.
In caso di assoluta urgenza, le adunanze del Consiglio Direttivo potranno essere convocate anche con avviso orale e nel termine di poche ore.

ART. 37.

Qualunque sia il numero dei componenti la Direzione intervenuti perla seduta del Consiglio Direttivo, o dei Soci presenti per le adunanze generali, trascorsa mezz'ora da quella fissata per la seduta, qualsiasi decisione sarà valida.

ART. 38.

Nelle prime ore del giorno in cui si terrà un'adunanza generale, sarà esposta la bandiera sociale, la quale verrà ritirata immediatamente dopo la seduta.

ART. 39.

Al Presidente è affidata la direzione delle adunanze, il mantenimento dell'ordine e il decoro della discussione.

ART. 40.

Nessuno potrà parlare nelle sedute se non gli è stata accordata la parola dal Presidente.

ART. 41.

Il presidente potrà togliere la parola a qualunque Socio, che con inopportune od inutili discussioni potesse compromettere l'armonia e la dignità delle adunanze. In questo caso però il Socio che si credesse leso nei suoi diritti, potrà appellarsi immediatamente all' Assemblea, la quale a maggioranza di voti, potrà concedergli il diritto di parlare.

ART. 42.

Il Socio Effettivo che intendesse fare qualche proposta dovrà rivolgerla per iscritto o verbalmente alla Direzione, che se presa in considerazione, dovrà assegnarla all'ordine del giorno della prima adunanza generale successiva.

ART. 43.

Ogni Socio Effettivo ha diritto di interpellare la Direzione negli affari concernenti gli interessi sociali. Egli deve però rivolgere avviso di tale interpellanza al Consiglio Direttivo almeno un giorno prima della seduta generale, in cui dichiarerà di svolgere la sua interpellanza.
Potrà ogni Socio Effettivo, senz'obbligo di preventivo avviso interrogare, seduta stante, per schiarimenti la Direzione, ma dovrà rivolgere la sua interrogazione dopo esaurito l'ordine del giorno.
La Direzione potrà in questo caso riservarsi di rispondere nella successiva adunanza generale.

ART. 44.

Le votazioni si faranno per alzata di mano, per appello nominale ed a scrutinio segreto, a giudizio del Presidente.

CAPO VI.

Fondo Sociale — Bandiera — Scioglimento della Società

ART. 45.

Il Fondo Sociale, dedotto il fondo di Cassa concesso dalla Direzione al Cassiere, dovrà essere depositato secondo le deliberazioni del Consiglio Direttivo presso qualche Istituto di Credito o di Risparmio con libretto intestato impersonalmente alla Società. A mani del Cassiere rimarrà una somma non eccedente le L. 500 (Cinquecento).

ART. 46.

La Bandiera Sociale, oltre al disposto dell'Art. 38, verrà esposta o portata in tutte le occasioni in cui la Direzione crederà opportuno.

ART. 47.

L'onore di portare la Bandiera spetterà al Consigliere o Socio delegato dal Presidente.

ART. 48.

Il Circolo sussisterà finché esisteranno non meno di 10 (dieci) Soci Effettivi; trovandosi i Soci Effettivi in numero minore di dieci, il Circolo sarà dichiarato sciolto ed il Fondo Sociale verrà per intero erogato a scopo di pubblica beneficenza, in quel modo che i Soci Effettivi superstiti giudicheranno più conveniente.

ART. 49.


Se per cause impreviste non provocate dai Soci, il Circolo fosse obbligato a sciogliersi, i Fondi Sociali dovranno passare ad un'Opera Pia.

ART. 50.

In tal caso la Bandiera sociale, unitamente al Verbale di scioglimento, coi registri e le carte del Circolo, verranno consegnate in deposito presso gli Uffici Municipali di Sangano.

ART. 51.

Se poi coll'andar del tempo alcune persone, residenti in Sangano, desiderassero di unirsi nuovamente in Società, essi avranno il diritto di ritirare dal Municipio, con tutti gli incartamenti anche la Bandiera del disciolto Circolo, e di tenerla come emblema del nuovo Circolo S. Giorgio.

ART. 52.

Il Circolo dà piena facoltà al suo Consiglio di compilare, ove lo credesse opportuno, un Regolamento interno.

ART. 53.

Tutto quanto non è contemplato nel presente Statuto regolamentare, verrà sottoposto alla decisione del Consiglio Direttivo.

ART. 54.

Il presente Statuto non potrà mai essere modificato o annullato in nessuna parte che per deliberazione presa in adunanza dal Consiglio Direttivo.

ART. 55.

La Bandiera Sociale è la lancia dell'Arma di Cavalleria avente nel centro l'effige di S. Giorgio e sui nastri (bleu) l'iscrizione:
“In tempestate securitas”.

Letto e discusso il presente Statuto, venne approvato dall'Assemblea nell'Adunanza Generale del ...................

IL PRESIDENTE

II VICE-PRESIDENTE

IL SEGRETARIO

 

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Maria Teresa Pasquero Andruetto