Scuola Sangano

Il mio paese, di Nella

anno scolastico 1955 - 1956

 

Comune di Sangano

Classe quinta

Notizie storiche

Il nostro paese si chiama Sangano. fino al 1928 era Comune, poi è stato assorbito dal Comune di Bruino e divenne frazione.
Ora con decreto del Presidente della Repubblica in data 6 marzo 1956 è stata disposta ricostituzione del Comune di Sangano.

Il paese di Sangano sorge su terreno pianeggiante, attorniato da magnifici colli a 400 metri sul livello del mare ed è limitato:
a mezzodì più vicina a Torino che fanno di esso la zona più vicina a Torino avente tutte le caratteristiche della montagna.
A nord da un sistema di colline ai piedi delle quali si sviluppa il corso

del torrente ”Sangone” che trae le sue origini dal Monte Rosa nelle Alpi Cozie e scende la stretta valle di Coazze e di Giaveno, tocca Trana e passatolo storico ponte in pietra, si spande in più vasto campo irrigando la zona di Sangano, Bruino, Piossasco, Rivalta, Beinasco, per affluire alla periferia di Torino nel fiume Po dopo un percorso di cinquanta Km.

Legano Sangano ad altri centri queste strade:
Sangano, Trana,Giaveno
Sangano, Orbassano, Torino
Sangano, Piossasco
Sangano Villarbasse, Reano
E’ servito dal tram intercomunale della Satti
Il clima è temperato, prevalentemente asciutto.
La zona è ricca di sorgenti, infatti

La potente Società Acque Potabili costruì opere grandiose per la presa di dette acque che, incanalate, vengono dirette a Torino.
Il terreno è fertile, si coltiva: grano, granoturco, segala, vigneti, patate, avena, agrumi, legumi, tabacco e frutta.
Produzione particolare del nostro paese e di una limitatissima zona circostante è il vino tokai originario dell’Ungheria, è un’uva di un colore biondo rossiccio che, pigiata dà un vino biondo rosato e amarognolo dicono sia medicinale.
Tempo a dietro la produzione di esso era tale che una buona parte

veniva esportata.
Ora però la produzione è diminuita, perché le piante di Tokai sono state intaccate dalla filossera.
Si allevano bovini, equini, capre.
I boschi danno legna e castagne.
Nelle rocce delle Prese vi è un po’ di boro.

La chiesa

La Chiesa Parrocchiale bella costruzione ottocentesca era popolarmente detta la Santa Maria di Sangano e, come ad un vero santuario, accorrevano i fedeli a rinfrancare la loro fede.
La parrocchia di Sangano esiste da tempo antichissimo; non si sa l’epoca in cui è stata eretta si sa

solo che nel 1006 era già esistente perché in quell’epoca venne dal Vescovo di Torino Gerione concessa ai frati dell’Abbazia dei SS. Solutore Avventore Ottavio.
Resta così patrona di Sangano Maria Santissima e titolari della Chiesa i tre Santi Martiri Solutore Avventore ed Ottavio.
Dopo la prima Chiesa ne fu edificata una seconda, che ora diventata l’attuale casa Parrocchiale.
Or sono 150 anni il Pio Prevosto

Don Conte fece costruire un tempietto Sacro all’antica patrona del paese.
Più tardi il Molto Revendo Don Gioana Giovanni rimise alla pubblica venerazione la bella statua di perfetto stile gotico, detta la “Madonnina” che già era venerata dai fedeli dell’intera valle.

Il castello

L’attuale castello è sorto nel ‘700, accanto a quello medioevale di cui esistono ancora un’ala ed una grande slanciata torre, probabilmente nel 1200 o del 1300.
Una traccia di muro si stacca dalla torre si pensa che dovesse appartenere ad una Chiesa scomparsa, sepolta sotto il castello

di cui la torre era in origine il campanile.
Da qualche traccia sul terreno si ricavò la convinzione che il tempio fosse scomparso sotto il cortile.
Certamente in un così piccolo borgo non poteva essere che una

Chiesa, quella appunto venuta alla luce in seguito agli scavi.
Gli scavi hanno messo alla luce, la pianta della Chiesa.
Una navata centrale ed una laterale, accanto alla torre Campanile.
La terza navata non è stata trovata.
La navata centrale sarebbe la Chiesa primitiva anteriore al 1000.
Davanti alla Chiesa parrocchiale, che si trova al centro del paese, vi è una graziosa piazzetta di forma quasi quadrata.
Un lato della piccola piazza è limitato dalla casa Comunale in cui vi sono pure le aule scolastiche.

Sulla facciata della casa comunale vi è una lapide, che ricorda i caduti sanganesi di tutte le guerre.
Un altro lato è limitato dal ristorante del gallo e dalla macelleria, ed è chiusa dall’altro lato da un muricciolo di cinta del giardino della casa parrocchiale.
In questo muretto vi è un getto pubblico dell’acqua potabile.
Questa piazza è molto rinomata, perché nel centro sorge un maestoso ed antichissimo olmo che dicono sia stato piantato da Napoleone.

Quell’olmo è circondato da un muricciolo che serve da sedile a molti che qui si radunano a discorrere dei loro affari e intanto si godono la fresca e fitta ombra di questa pianta secolare.
Tra il pronao della Chiesa e l’olmo

C’è una stele di granito sormontata da una Croce che ricorda il camposanto, che anticamente sorgeva in quel luogo.
Sulla piazza convergono 4 vie: via San Lorenzo, via Gino Giovanni, via Villarbasse, e via Bert Giovanni.

Numerose sono le cappelle dedicate San Lorenzo, nell’interno del cimitero.
San Sebastiano (regione mulino)
San Rocco (regione Lilla)
San Michele (castello Giusiana)
Santa Maria Maddalena (Prese di Sangano)

Piloni dedicati a:
San Domenico (strada Bruino)
Santa Barbara (Prese di Sangano)

San Giuseppe (Prese di Sangano)
I sanganesi, orgogliosi del loro passato religioso, civile, militare puntano verso l’avvenire, guidati dai 30 eroi caduti in guerra, che offrirono la vita sul campo dell’onore, per la libertà e per il trionfo della nostra Patria: ”Italia”.
I rintocchi delle nostre campane che salgono al cielo, non sono rullo di tamburi, rombo di cannoni, fragore di atomiche, ma “Amore verso Dio”.

 

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Maria Teresa Pasquero Andruetto